11 agosto - Santa Chiara

Grado della Celebrazione: MEMORIA - Colore liturgico: BIANCO
Non appoggiarti all'uomo: deve morire. Non appoggiarti all'albero: deve seccare. Non appoggiarti al muro: deve crollare. Appoggiati a Dio, a Dio soltanto. Lui rimane sempre. (San Francesco d'Assisi a Santa Chiara)

Oggi è sorta una stella Seguì in tutto le orme di Colui che per noi si è fatto povero e via, verità e vita. Primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, le Clarisse, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà. Esercitò il suo ufficio di guida e madre, studiandosi «di presiedere alla altre più per virtù e santità di vita che per ufficio, affinché le sorelle obbedissero più per amore che per timore». Seppe trasformare i suoi lunghi anni di malattia in apostolato della sofferenza. Attinse dalla sua fede eucaristica una forza straordinaria che la rese intrepida anche di fronte alle incursioni dei Saraceni.

Dal vangelo secondo Giovanni (15, 4-10)
Chi osserva i comandamenti del Signore, rimane nel suo amore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso, se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me, viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti dei Padre mio e rimango nel suo amore ».

Rimanete nel mio amore
Chi osserva i comandamenti e soprattutto il comandamento di amare coloro che Dio ama, rimane nel suo amore, porta molto frutto, glorifica il Padre, trova ascolto nella sua preghiera, si dimostra discepolo del Signore ed Egli lo chiamerà amico. Il rimanere nel suo amore crea una comunione di vita così intima, che ogni battezzato può dire con San Paolo: "Vivo, ma non io; vive invece Cristo in me".
Divenire una cosa sola con Lui, essere una cosa solo con Lui, rimanere una cosa sola con Lui: questa è la vita del battezzato.
Come il pesce nell'acqua, suo elemento vitale e quindi l'acqua è anche in lui; così Cristo vive nel Cristiano e il cristiano in Cristo.
Quindi noi viviamo la stessa vita di Cristo, continuandola nella vita religiosa e diveniamo compartecipialla sua morte e alla sua risurrezione, al suo sacrificio e alla sua gloria. La comunione di vita con Cristo è comunione di destino nella vita e nella morte.

Preghiera 
Dio misericordioso, che hai ispirato a santa Chiara un ardente amore per la povertà evangelica, per sua intercessione concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile, per godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.