Sabato della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: FERIA - Colore liturgico: VERDE 
Farsi puri, semplici e umili come bambini: ecco il cuore del messaggio cristiano. Svestirci delle nostre competenze, delle nostre abilità, delle nostre conoscenze per indossare gli abiti della genuinità, del candore, della Sapienza. Essere solo ciò che davvero siamo: un frutto d'amore pronto per ogni opera buona che altro non desidera se non compiacere al proprio Creatore. E poterlo eternamente lodare.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,13-15)
Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli.

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.


Non impedite che i bambini vengano a me
Anche questa volta Gesù sconvolge le abitudini e le credenze dei suoi contemporanei. I bambini, infatti, così come le donne, erano considerati a quel tempo degli impuri. Per questo i discepoli vorrebbero allontanarli dal Maestro, perché non fosse contaminato. Ma Gesù non bada alle norme create dagli uomini per paura. Per Lui la cosa più importante è l’Amore, perché Egli stesso è Amore! Come è bella l’icona che il Vangelo ci offre! Gesù che con tanta tenerezza si fa “piccolo”, si china sui piccoli che gli vengono presentati, si bea di specchiarsi nei loro occhi innocenti, nelle loro labbra che si aprono al sorriso, nelle loro mani che si tendono verso di Lui… Quanta gioia sul volto del Maestro, che pone le mani sui piccoli del Regno! Anche su di noi, Gesù, anche su di noi poni le Tue mani, per benedirci e infondere in noi il Tuo Spirito. Vogliamo assomigliare ai “piccoli” che Tu tanto ami. Non piccoli perché incapaci di camminare o di fare le scelte importanti da soli… Ma piccoli perché innocenti, perché fiduciosi e sereni, perché incapaci di giudizi severi, perché non insultano nessuno, perché non conoscono vendetta e rancore… Piccoli perché non hanno paura del futuro, perché si abbandonano fra le braccia di mamma e papà, perché sanno meravigliarsi delle cose belle, quelle che gli “adulti” ormai non vedono neppure più…

Preghiera
Donaci, Signore Gesù, di assomigliarti, ogni giorno un po’ di più, Tu che sei sempre “piccolo”, pur essendo così “grande”! Grazie, Gesù, perché ami i bambini e ci inviti ad imitarli nella loro innocenza, a ritrovare la semplicità dei piccoli ai quali appartiene il Tuo regno, a crescere in quella benedetta confidenza che nasce dalla fiducia e dall’amore, a credere nella logica del tuo Vangelo, in cui il più grande è il più piccolo! Con tutti i “piccoli” che ti circondano in Cielo, con gli Angeli e la Vergine Santissima, la “piccola” per eccellenza, eleviamo a Te, o Dio Altissimo, il nostro canto di gioia e di lode: Santo, Santo, Santo il Signore…