14 agosto - San Massimiliano Maria Kolbe

Grado della Celebrazione: MEMORIA - Colore liturgico: ROSSO
L’odio divide, separa e distrugge, mentre al contrario l’amore unisce, dà pace ed edifica. Nulla di strano, quindi, che solo l’amore riesca a rendere sempre gli uomini perfetti. Perciò, solamente quella religione che insegna l’amore di Dio e del prossimo può perfezionare gli uomini. (San Massimiliano Maria Kolbe) 

Sacerdote e martire
La sua testimonianza illumina di luce pasquale l’orrido mondo dei lager. Nacque in Polonia nel 1894; si consacrò al Signore nella famiglia Francescana dei Minori Conventuali.
Innamorato della Vergine, fondò « La milizia di Maria Immacolata» e svolse, con la parola e con la stampa, un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Deportato ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale, in uno slancio di carità offrì la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia.
Morì nel bunker della fame il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo ». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 12-16)
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda »


La santità è l'imitazione di Gesù.

Devo essere santo, quanto più santo possibile!
(Dagli scritti di San Massimiliano Maria Kolbe)

L'uomo desidera divenire sempre più grande, sempre più santo, sempre più perfetto, desidera divenire in certo qual modo Dio. Ciò gli è difficile, ma nella persona di Gesù Cristo, Uomo-Dio, ha l'esempio più perfetto.
I santi, per divenire tali, non hanno fatto altro che riprodurre in sé i lineamenti di Cristo, l'Uomo-Dio; quanto più un uomo lo ricopia tanto più diviene perfetto, santo.

L'imitazione di Gesù è il nostro scopo.... Questa è tutta l'essenza della santità: conformare tutta la nostra volontà alla volontà di Dio. L'anima che si è proposta come fine di conformare la propria volontà con la volontà di Dio, si sente indicibilmente felice. Vi è in lei pace e serenità, possiede un fondamento incrollabile: Iddio. Nessuna cosa è in grado di turbarla.

Si approfondisce sempre più in questa pace e in questa felicità. Non perdiamo la pace se il sentimento si raffredda. Qui si tratta di volontà e soltanto di volontà. Anzi quanto più la natura si ribellerà, tanto maggiori saranno i meriti che ne raccoglieremo”. (SK 579) L'essenza dell'amore di Dio sarà sempre non il provare la dolcezza, non il ricordare, non il pensare, l'immaginare, ma esclusivamente l'adempiere la volontà di Dio in ogni istante della vita ed il sottomettersi completamente a tale volontà. (SK 643) Ora il rilassamento morale dipende dall'indebolimento della volontà. E allora si chiede: “chi è capace di irrobustire la debole volontà umana, se non Colei che è l'Immacolata fin dal primo istante della propria esistenza, la madre della grazia divina?” (SK 1222) Offriti interamente a Lei che è la nostra ottima Mammina celeste, ed in tal modo potrai superare facilmente tutte le difficoltà e... diventerai santo, un grande santo: questa è la sola cosa che ti auguro di tutto cuore. Si può dire che tutti i santi sono opera della Vergine santissima e la devozione particolare a Lei è una loro caratteristica comune. (SK 21)

Ricordiamoci che l'amore vive, si nutre di sacrifici. Ringraziamo l'Immacolata per la pace interiore, per le estasi d'amore; tuttavia non dimentichiamo che tutto questo, benché buono e bello, non è affatto l'essenza dell'amore; anzi l'amore perfetto può esistere anche senza tutto questo. Il vertice dell'amore è lo stato in cui si è venuto a trovare Gesù sulla croce, quando disse: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”(SK 503)

La santità è l'amore fino all'eroismo. Lavorare, soffrire e morire da cavaliere, ma non di una morte comune: ecco, ricevere una pallottola in testa per sigillare il proprio amore verso l'Immacolata, spargere il proprio sangue fino all'ultima goccia, per accelerare la conquista di tutto il mondo a Lei. Questo auguro a me stesso e a voi ... Gesù stesso ha detto “non c'è amore più grande che dare la vita per il proprio amico”.
"Colui che è santo si santifichi ancora " [ Ap 22, 11]; ma quanto più uno avanza su questa via, tanto più chiaramente vede quanto sia lungo il cammino che gli rimane ancora da percorrere e quanto breve è il tratto che ha già percorso in confronto al tutto da percorrere. Quanto più svelto corre, tanto più comprende la lentezza del suo cammino attuale. E così senza sosta, come se dovesse sempre cominciare da capo; anche il nostro Padre s. Francesco, sul letto di morte, affermò: " Cominciamo ad operare il bene". (SK 48)

Preghiera 
O Dio, che hai dato alla Chiesa e al mondo san Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire, ardente di amore per la Vergine Immacolata, interamente dedito alla missione apostolica e al servizio eroico del prossimo, per sua intercessione concedi a noi, a gloria del tuo nome, di impegnarci senza riserve al bene dell'umanità per imitare, in vita e in morte, il Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.