Venerdì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: Feria - Colore liturgico: Verde
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, Dio non muta. La pazienza ottiene tutto. A chi possiede Dio non manca nulla. Dio solo basta. Santa Teresa d'Ávila


Dal Vangelo secondo Luca 21,29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».


Pensiero del giorno
di Paolo Curtaz

Davanti agli eventi catastrofici, alle guerre e alle violenza che ci raggiungono ogni giorno, il rischio concreto di lasciarci prendere dallo sconforto esiste, eccome. Ma, a conclusione della visione apocalittica del destino umano, Gesù ci propone di alzare lo sguardo, di aspettarci una liberazione definitiva. Del tempio, di ogni tempio, non resta pietra su pietra ma le sue Parole restano. Parole che ci illuminano, che ci permettono di capire, di leggere ed interpretare gli eventi della storia e della nostra vita. Parole che quotidianamente meditiamo, da anni, con attenzione e affetto e che, sole, ci permettono di conservare la fede in attesa del ritorno del Signore. Ha ragione, il Maestro. Le sue non sono Parole qualsiasi, non le parole di un sapiente di questo mondo o di un personaggio pubblico che passa come una meteora in questo mondo sempre più superficiale. Custodiamo con gioia le sue Parole, celebriamole nella comunità cristiana, meditiamole per nutrire la nostra speranza e la nostra carità. Il Signore tornerà, ne siamo certi.

Preghiera
Signore, quali sono i cieli nuovi e la terra nuova di oggi? Cosa dobbiamo lasciar morire e cosa deve poter crescere perché la novità di Dio possa rivelarsi e non rimanere soffocata dalla nostre nostalgie sterili?