Grado della Celebrazione: Memoria - Colore liturgico: Bianco
«Chi fa e insegna, sarà grande nel regno dei cieli», dice il Signore.
Breve biografia
Nato in Francia, a Reims, e divenuto sacerdote, lasciò un canonicato per dedicarsi all'educazione e istruzione dei fanciulli delle classi povere. Per loro fondò i «Fratelli delle scuole cristiane» e operò una notevole rivoluzione: fu il primo educatore che abbia osato sostituire la lingua parlata, il francese, al latino nell'insegnamento; ha rinnovato radicalmente il metodo scolastico, mettendo così le basi dell'istruzione popolare, che fu poi generalizzata. Egli soprattutto ha elaborato solidi principi di pedagogia. La congregazione da lui fondata, fra difficoltà enormi, fu il primo istituto laicale. La sua spiritualità si modella su quella della scuola francese del secolo XVII. Le sue costituzioni hanno servito a lungo da modello per altre congregazioni di «fratelli». Da Pio XII è stato dichiarato patrono dei maestri cattolici, perché essi sentano l'esigenza di una autentica formazione popolare cristiana.
L'assenza dei giovani dalle nostre assemblee eucaristiche deve mettere in crisi le comunità locali. Quali le cause? Non è forse, almeno in parte, perché i «valori» che i giovani stimano al primo posto nella scala sociale non emergono nelle nostre celebrazioni?
Dal vangelo secondo Marco 9,33-37
Chi accoglie uno di questi bambini, accoglie me.
In quel tempo, Gesù e i discepoli giunsero intanto a Cafàrnao. Quando fu in casa, Gesù chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: «Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
La carità di Cristo vi spinga
di san Giovanni Battista de la Salle
In tutto il vostro modo di insegnare, comportatevi in modo che i fanciulli, affidati alle vostre cure, vedano che voi esercitate il vostro compito come ministri di Dio in carità non finta e fraterna diligenza. Siete ministri di Dio, ma anche di Gesù Cristo e della Chiesa. Da ciò deriva un particolare orientamento del vostro impegno pedagogico, come si può dedurre anche dalle parole di san Paolo, quando esorta a considerare ministri di Cristo tutti quelli che annunziano il Vangelo. Sono come segretari che scrivono le lettere dettate da Cristo. Non lo fanno con l'inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma di carne quali sono i cuori dei fanciulli. Vi spinga sempre la carità di Dio, perché Gesù Cristo è morto per tutti, perché quanti vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto per loro ed è risuscitato. Perciò gli alunni, assiduamente da voi sollecitati, sentano Dio come colui che esorta per mezzo vostro, perché siete ambasciatori di Cristo.
E' necessario che mostriate anche alla Chiesa di quale amore ardete per essa e le diate prova della vostra diligenza. Voi infatti lavorate per la Chiesa, che è il corpo di Cristo. Col vostro impegno dunque dimostrate di amare coloro che Dio vi ha dati, come Cristo amò la Chiesa.
Preoccupatevi che veramente i fanciulli entrino in questo ordine di idee ed arrivino ad essere degni di presentarsi un giorno davanti al tribunale di Gesù Cristo gloriosi, senza macchia o ruga. Si manifesteranno così nei secoli avvenire le abbondanti ricchezze della grazia che Dio ha loro concesso. Dio, infatti, ha dato loro la grazia di imparare e a voi di insegnare ed educare, sì che possano avere l'eredità nel regno di Dio e di Gesù Cristo nostro Signore.
Preghiera
O Dio, che hai scelto san Giovanni Battista de la Salle per l'educazione cristiana dei giovani, suscita sempre nella tua Chiesa educatori e maestri che s'impegnano generosamente al servizio delle nuove generazioni nella scuola e nella vita.