Venerdì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: FERIA - Colore liturgico: VERDE
Chi è Gesù per me? Il Verbo fatto carne. Il pane di vita. La vittima che si offre sulla croce per i nostri peccati. La vita che devo vivere. La gioia che dobbiamo condividere. La pace che dobbiamo seminare. Gesù è il mio Dio. Gesù è il mio sposo. Gesù è la mia vita. Gesù è il mio unico amore. Gesù è tutto per me. (Madre Teresa di Calcutta)

Dal vangelo secondo Luca (9, 18-22)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto.

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».


Chi dite che io sia?
Nel Vangelo di oggi, il tema centrale continua ad essere l'identità di Gesù. Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, risponde alla domanda di Gesù con la bella professione di fede: "Tu sei il Cristo di Dio'", cioè, Tu sei il Messia promesso.
Anche per noi Gesù è il Cristo di Dio! Ma non basta rispondere con le labbra. È una affermazione, questa, che richiede il coinvolgimento di tutto il nostro essere.
Se davvero per noi Gesù è il Cristo di Dio, allora tutta la nostra vita deve diventare una sequela di Gesù fin nel profondo del suo mistero di morte e risurrezione.
Questo significa che ogni giorno e ogni momento, grazie all’unione intima e personale con lo Spirito di Dio, dobbiamo essere pronti a conformarci continuamente al modello di Cristo Gesù Crocifisso e Risorto nel mistero pasquale.
Significa saper dire di “sì” alla Volontà del Padre, qualunque essa sia, anche quando ci chiama ad assumere su di noi la Croce con la consapevolezza che solo da essa ci viene salvezza e redenzione già su questa terra d’esilio, che può trasformarsi, per la Grazia dello Spirito, da arido deserto in giardino fiorito.

Preghiera
Aiutaci, Signore, a rispondere con la vita alla tua domanda!
Rendici consapevoli che la nostra adesione al Tuo progetto d’amore ci porterà fino ai piedi della croce e ci verrà chiesto di unirci al tuo sacrificio soffrendo “molto” come “molto” soffristi Tu.
Sostienici e togli da noi ogni paura della sofferenza, perché Tu sei con noi, e già da ora ci rendi il centuplo in gioia e pace.