Venerdì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: FERIA - Colore liturgico: VERDE
Digiuniamo quando lo sposo ci viene tolto, quando l'uomo - volto di Cristo - è umiliato e subisce violenza, digiuniamo, certo, quando il mondo ci strappa alle nozze e dobbiamo dare disciplina e regola al cuore per ricuperare il volto sorridente di Dio.
 
Dal vangelo secondo Luca (5, 33-39) 
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.

In quel tempo, gli scribi e i farisei dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!». Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».  

Digiuniamo quando lo sposo ci viene tolto
Omelia di Paolo Curtaz

Sì, sarebbe sciocco e inopportuno digiunare durante la festa di nozze dello sposo, inopportuno restare tristi o mortificati, più devoti di Dio nell'offrirgli sacrifici che non ha chiesto.
Il messaggio di Gesù è urticante: piantiamola di gettare addosso a Dio la maschera cupa e severa che non gli rende onore ma che - anzi - ne oscura la vera natura. Eppure conosco tanti, troppi cristiani che pensano alla fede come a qualcosa di doveroso, utile, necessario, ma mortalmente serio e noioso; amici: lo sposo è con noi!
La nostra gioia dovrebbe contagiare, essere conosciuta, diventare leggendaria, tirare per i capelli i fratelli in difficoltà. Invece nulla, le nostre celebrazioni sono più simili ad un compianto funebre che ad una festa, ciò che resta nei cristiani, dal loro modo di parlare alla musica che ascoltano, rassomiglia più alla cupezza che alla perfetta letizia. Intendiamoci: alle volte la vita chiede pegno e conosco persone che sono stati masticate dalla croce, continuamente provate dal dolore; ma mi rifiuto di credere che questa sia la condizione della maggioranza dei fedeli!
Non esiste che un modo per superare il dolore: non amarlo. Digiuniamo quando lo sposo ci viene tolto, quando l'uomo - volto di Cristo - è umiliato e subisce violenza, digiuniamo, certo, quando il mondo ci strappa alle nozze e dobbiamo dare disciplina e regola al cuore per ricuperare il volto sorridente di Dio. Che il Signore ci conceda, oggi, di essere - almeno un poco - testimoni di tanta luce...

Preghiera
O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...