Martedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: FERIA - Colore liturgico: VERDE
Non guardare se la via è stretta o difficile, ma soltanto dove conduce. (J. H. Newman)

Dal vangelo secondo Luca (9, 51-56)
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

In cammino verso Gerusalemme
di Paolo Curtaz

È a Gerusalemme che si gioca tutto, Gesù sa dei rischi che corre, l'incomprensione aleggia nel suo cuore eppure, malgrado ciò, desidera fortemente affrontare il suo destino.
Questa decisione stride fortemente con la brutta scena dell'intolleranza di Giacomo e Giovanni – sì Giovanni il mite, il discepolo che Gesù amava, il mistico, nessuno è immune dal rischio della violenza – e Gesù rimprovera aspramente i suoi, toglie dal di dentro ogni ragione di violenza e di imposizione, esclude in modo assoluto l'adesione alla fede che non sia frutto di assoluta libertà.
La tolleranza è difficile conquista, determinazione, Gesù è disposto a morire per affermare le sue idee, per proclamare il volto di Dio, ma mai e poi mai userà del suo potere per vendicarsi o piegare la volontà degli uomini.
Un Dio discreto, il nostro, lontano anni luce dall'integralismo che inquieta presunti devoti; certo il dialogo e l'incontro è cosa difficile, impresa ardua, eppure è la cifra del cristiano, lo stile del discepolo. Impegniamoci oggi a seguire il Maestro, che pur avendo il cuore in tumulto per ciò che lo attende a Gerusalemme, non lascia piegare il suo cuore verso la deriva della violenza e della rabbia.

Preghiera
Signore, quando ci sentiamo rifiutati e offesi nel nostro orgoglio spirituale, quando vorremmo che il fuoco scendesse su coloro che ci ostacolano, facci guardare verso Gerusalemme e verso la croce che tu hai liberamente accettato per svelare il volto di un Dio tollerante e remissivo. Ispiraci parole di dialogo e di pace, Dio benedetto nei secoli. Amen.