Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: FERIA - Colore liturgico: VERDE
Non si può fare comunità senza vicinanza. Non si può fare pace senza vicinanza. Non si può fare il bene senza avvicinarsi. Gesù ben poteva dirgli: ‘Sii guarito!’. No: si avvicinò e lo toccò. Di più! Nel momento che Gesù toccò l’impuro divenne impuro. E questo è il mistero di Gesù: prende su di sé le nostre sporcizie, le nostre cose impure. Paolo lo dice bene: ‘Essendo uguale a Dio, non stimò un bene irrinunciabile questa divinità; annientò se stesso’. E poi, Paolo va oltre: ‘Si fece peccato’. Gesù si è fatto peccato. Gesù si è escluso, ha preso su di sé l’impurità per avvicinarsi a noi”. (Papa Francesco)

Dal vangelo secondo Matteo (8, 1-4)
Signore, se vuoi, puoi purificarmi.

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».


Se vuoi, puoi...
È una grande dimostrazione di fede. “Se vuoi” significa, infatti, che il lebbroso sa che Gesù, Figlio di Dio, tutto può, anche sanare i lebbrosi, da tutti considerati “impuri” e inguaribili.
E Gesù non si tira indietro: “Lo voglio: sii purificato”. Sì, perché Egli compie la Volontà del Padre, che è sempre Volontà di Bene per tutti i suoi figli.
Mostra, così, la sua grande potenza, ma anche, prima ancora, la sua infinita tenerezza.
“Lo toccò”. Avrebbe potuto guarirlo unicamente con la Parola, o, meglio ancora, unicamente con un moto della volontà, con un pensiero silenzioso.
Ha voluto, invece, tendere la mano e toccarlo, per fargli sentire la sua vicinanza e il suo desiderio di farlo sentire amato.

Preghiera
Grazie, Signore! “Se vuoi, puoi purificarmi”, è il nostro stesso grido, è il mio stesso grido.  Purificami, Signore! Stendi la tua mano e toccami il cuore, perché sia purificato e impari a lodarti e renderti grazie così come si conviene alla tua Maestà e Misericordia.  Grazie, Medico, Amico, Sposo dell’anima mia!