Venerdì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: Feria - Colore liturgico: Verde
Con l'aiuto e la benedizione di Dio faremo di tutto perché la nostra nuova famiglia abbia ad essere un piccolo cenacolo, dove Gesù regna sopra tutti i nostri affetti, desideri e azioni. Pietro mio, mancano pochi giorni, e mi sento tanto commossa ad accostarmi a ricevere il sacramento dell'Amore. Diventiamo collaboratori di Dio nella creazione. Santa Gianna Beretta Molla


Dal Vangelo secondo Marco 10,1-12
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».


La radice di ogni amore è Dio stesso
I Farisei, per cogliere in fallo Gesù, gli chiedono se sia lecito all'uomo ripudiare la propria moglie, e ricordano che Mosè aveva dato la possibilità di scrivere un atto di ripudio. Gesù risponde che questo è stato concesso per la durezza dei cuori, ma allo stesso tempo dichiara che all'inizio non fu così, richiamando il progetto originario di Dio: che l'uomo e la donna diventino una carne sola (cf Mc 10,8-9).

La radice di ogni amore è Dio stesso e la coppia, dove le due persone si amano e si rispettano profondamente, riecheggia questo amore divino nella fedeltà e nell'intimità, un amore che cresce continuamente, supera sofferenze e si nutre delle gioie della vita. Ogni giorno con fantasia e creatività si devono creare espressioni nuove di premurosa tenerezza, di stima reciproca, per realizzare una profonda comunione di corpi e di spiriti e per evitare di vivere da "separati in casa".

Oggi sembra evidente che la famiglia sia in crisi, si prospettano vari modelli di famiglia (che in realtà e nella loro natura non sono tali), sembra difficile che molte di esse mantengano l'unità e l'indissolubilità proprie di una famiglia cristiana.

Per questo è estremamente necessario affidare a Dio la propria famiglia, pregare perché il suo divino aiuto mantenga fedele la coppia e gli sposi sappiano affrontare le difficoltà e le situazioni difficili, trasmettano valori cristiani ai figli e ai membri della comunità, e siano segni di speranza per coloro che da sposati vivono situazioni difficili ed anche irregolari.

Preghiera
Fa' o Signore, che l'amore degli sposi brilli come una scintilla e un riverbero del tuo immenso amore e realizzi il tuo originario progetto divino per l'uomo e la donna.