Venerdì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Grado della Celebrazione: Feria - Colore liturgico: Verde
Se noi acconsentiamo, Dio depone in noi un piccolo seme e se ne va. Da quel momento, a Dio non resta altro da fare, e a noi nemmeno, se non attendere. Dobbiamo soltanto non rimpiangere il consenso che abbiamo accordato, il sì nuziale. Simon Weil

    
Dal Vangelo secondo Marco 4,26-34
L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.


Il Regno è come un seme, seminato nei nostri cuori.
C'è una vita dentro il seme, quel seme porta in sé un albero, un sogno, un potenziale e un dinamismo ancora inespressi ma già operativi, come ciascuna persona sulla terra, la sua essenza non la si vede subito, ma c'è.
Spesso, invece, ci convinciamo che nel mondo succedano solo cose brutte e che tutto va di male in peggio, le stesse cose di ieri si ripropongono e anche con un certo degrado: malvagità, guerre, disoccupazione, omicidi, terremoti, odio, povertà, ingiustizie, etc... Questa è una certa lettura, Ci sembra che la realtà finisca lì senza la capacità di guardare il tutto.
In realtà bisognerebbe diffidare di tutto quello che fa rumore, che appare subito, che succede in fretta. La dinamica del Regno ci insegna che i veri progressi umani sono lenti. L'impazienza e il controllo minano questo processo e ci impediscono di accorgerci del nuovo germoglio che sta nascendo.

Preghiera
Signore, voglio vivere il momento e viverlo in amore. Sono certo che tu operi. Voglio offrirti il mio silenzio e la mia attesa.