29 Dicembre - V giorno fra l'ottava di Natale

Grado della Celebrazione: Feria - Colore liturgico: Bianco
Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)


Dal Vangelo secondo Luca 2,22-35
Luce per rivelarti alle genti.

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».


Non sono molti coloro che accolgono Dio
Paolo Curtaz

Maria, il suo amato sposo, i pastori, i magi... e un personaggio sconosciuto ai più: Simeone. Simeone è anziano e sconfortato, ha vissuto a Gerusalemme e ha visto ricostruire il tempio, innalzare le imponenti mura, decorarne gli esterni, e lo ha visto poi riempirsi di pellegrini. Un tempio tornato al suo antico splendore, con la classe sacerdotale e la rinascita di una città che, però, non è stata accompagnata in ugual misura dalla crescita della fede. È sconfortato, Simeone, come spesso sono le persone anziane un po' deluse dalla vita. Eppure sale al tempio, ancora una volta, ha fiducia, aspetta ancora, nonostante la sua età avanzata. E fa bene. Li vede. Quanti li hanno incrociati? Una coppia di paesani, smarriti nei grandi corridoi del tempio brulicante di gente: la madre stringe un neonato avvolto in un manto, lo sposo porta due colombe da offrire in sacrificio, l'offerta dei poveri. Molti li guardano, uno solo li vede, Simeone. E capisce. Che folle, la logica di Dio! Che folle! Sorride, ora, Simeone, mentre prende il bambino davanti ai due genitori smarriti. Ecco la luce. Non il tempio, non i cruenti sacrifici, ecco la luce.

Preghiera
Signore Gesù, fa' che la nostra mente e il nostro cuore non siano appesantiti da ragionamenti e pensieri che non ci permettono di incontrarti e farTi incontrare, nel/al fratello che abbiamo davanti!