Curiamo il nostro corpo, certo, la nostra alimentazione e le nostre abitudini. Ma curiamo anche la nostra anima perché non appassisca, perché non si spenga. E ringraziamo il Signore per tutte le guarigioni che abbiamo ricevuto e che riceviamo!
Dal vangelo secondo Luca (17, 11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Dieci sono stati sanati, uno solo si è salvato
di Paolo Curtaz
I lebbrosi che urlano la loro disperazione a Gesù hanno la memoria corta. E il cuore piccino. Hanno ottenuto ciò che hanno chiesto e la loro guarigione (come la nostra) avviene progressivamente, mentre obbediscono a Gesù che obbedisce alla prescrizioni della Torah (!) e si incamminano (ancora ammalati) verso il Tempio. Fra di loro scopriamo esserci un samaritano, un nemico di Israele: la malattia toglie le differenze, la salute le rimette in piedi. Non sa dove andare, il samaritano, il "suo" tempio, sul monte Garizim, è raso al suolo. Va da Gesù, il suo nuovo tempio, e lo ringrazia. Gesù è amareggiato: dove sono gli altri nove? È più facile essere guariti dalla lebbra che dall'ingratitudine! Ha ragione Gesù: sono stati sanati, ma la salvezza è un'altra cosa. La salute è un bene prezioso, ma non è vero che "basta la salute": ci occorre molto di più, ci occorre la salvezza, abbiamo bisogno di una felicità che va ben oltre il benessere fisico, che raggiunge e riempie l'anima. Viviamo nella gioia, amici, chiediamo al Signore di essere guariti da ogni lebbra: che non ci accada di essere rimproverati per la nostra poca gratitudine!
Preghiera
Dal vangelo secondo Luca (17, 11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Dieci sono stati sanati, uno solo si è salvato
di Paolo Curtaz
I lebbrosi che urlano la loro disperazione a Gesù hanno la memoria corta. E il cuore piccino. Hanno ottenuto ciò che hanno chiesto e la loro guarigione (come la nostra) avviene progressivamente, mentre obbediscono a Gesù che obbedisce alla prescrizioni della Torah (!) e si incamminano (ancora ammalati) verso il Tempio. Fra di loro scopriamo esserci un samaritano, un nemico di Israele: la malattia toglie le differenze, la salute le rimette in piedi. Non sa dove andare, il samaritano, il "suo" tempio, sul monte Garizim, è raso al suolo. Va da Gesù, il suo nuovo tempio, e lo ringrazia. Gesù è amareggiato: dove sono gli altri nove? È più facile essere guariti dalla lebbra che dall'ingratitudine! Ha ragione Gesù: sono stati sanati, ma la salvezza è un'altra cosa. La salute è un bene prezioso, ma non è vero che "basta la salute": ci occorre molto di più, ci occorre la salvezza, abbiamo bisogno di una felicità che va ben oltre il benessere fisico, che raggiunge e riempie l'anima. Viviamo nella gioia, amici, chiediamo al Signore di essere guariti da ogni lebbra: che non ci accada di essere rimproverati per la nostra poca gratitudine!
Preghiera
Grazie Signore, Grazie Gesù! Grazie di tutto, grazie per ogni cosa! Ringraziamo il Signore sempre, ogni giorno, in ogni momento della nostra vita, apparentemente piacevole o spiacevole che sia! Tutto è per il nostro bene finale, per la vita eterna, e per il bene di tutte le anime, affinché tutte possano giungere al Paradiso!