XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA - Colore liturgico: VERDE 
Un anziano diceva: "Quando prego non c'è bisogno che dica parole a Dio, sono sempre povere. A me basta stare in ascolto e Lui fa sempre sentire nel cuore la sua voce".
 
Oggi il Signore ci invita a recarci da lui
I testi biblici che ci riportano il messaggio di questa domenica (la prima lettura e il Vangelo) ci insegnano che il Dio della Trinità ama recarsi di tanto in tanto dagli uomini, perché la sua presenza è un onore e una benedizione. Al tempo dei patriarchi, si reca da Abramo e promette un figlio a Sara che non ne ha ancora. Gesù, da parte sua, esalta due donne nubili, Maria e Marta, onorandole della sua visita e della sua parola. Il racconto di questa visita ci mostra che si deve manifestare a Gesù un vero rispetto.
Il Dio della Trinità oggi continua a recarsi presso gli uomini. Questo noi la chiamiamo visita. Spesso, ci rendiamo conto della venuta di Dio solo dopo la sua visita.
In questo giorno, il nostro Signore e Salvatore ci invita a recarci da lui. Egli è il sacerdote, l’annunciatore e l’ospite di questa festa liturgica. Gioiamo di questo onore, ascoltiamo la sua parola con attenzione e festeggiamo con lui la comunione di oggi con atteggiamento di venerazione. Ma soprattutto prendiamo a cuore quello che lui ci dice: è colui che si impregna della sua parola e vive secondo essa che gli manifesta il più grande rispetto.

Dal Vangelo secondo Luca (10,38-42)
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi.Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

L’azione e la contemplazione
Marta e Maria di Betania si trovano pienamente integrate nel vero e incomparabile modello di vita santa: nella «Maria per eccellenza», la Madre del Signore.
È soprattutto a lei che dobbiamo guardare per apprendere a stare alla presenza del Signore, a scegliere la «parte migliore» senza trascurare l’umile fatica del lavoro, il servizio premuroso ai fratelli, alle membra del corpo mistico di Cristo.

Preghiera
Signore Gesù, insegnaci l'ascolto, seduti ai tuoi piedi come Maria, insegnaci il coraggio del silenzio, l'ardire della preghiera, perché ogni nostra azione sia riempita di interiorità, tu Dio nascosto che parli ai nostri cuori e alla nostra vita.