16 luglio - Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Grado della Celebrazione: MEMORIA F. - Colore liturgico: VERDE
Sotto la tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio. Ascolta le preghiere che ti rivol­giamo nelle nostre necessità e liberaci sempre da ogni male, o Vergine gloriosa e benedetta!

La Madonna del Carmine
Il primo profeta d'Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo. Un gruppo di eremiti, «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costituitrono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell'Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo «scapolare» col «privilegio sabatino», ossia la promessa della salvezza dall'inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. (Avvenire)

Dal vangelo secondo Giovanni (19, 25-27)
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano.

In quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Bellezza del Carmelo
(Dagli scritti del Beato Titus Brandsma)

Noi dobbiamo cercare di somigliare a Maria, soprattutto perché riconosciamo la sua perfezione come la più alta che una creatura per grazia di Dio ha mai potuto raggiungere. Questa perfezione può venir portata anche in noi a un alto livello, se ci rispecchiamo in Maria e ci uniamo a lei.
La nostra devozione a Maria deve tendere a far di noi quasi delle altre madri di Dio, in modo che Dio sia concepito anche in noi e generato da noi. Il mistero dell’incarnazione ci ha rivelato che l’uomo vale molto per Dio e che Dio vuole essere intimamente unito all’uomo. La generazione eterna del Figlio dal Padre è la ragione più profonda di questo mistero d’amore.
La devozione a Maria è uno dei fiori più deliziosi del giardino del Carmelo. Io direi un girasole. È un fiore che si innalza sopra tutti gli altri fiori. Nato su un grosso stelo, ricco di grandi foglie, si eleva più alto tra il verde fogliame ed ha la caratteristica di girarsi verso il sole. È addirittura un’immagine del sole medesimo. È un fiore semplice: può crescere in tutti i giardini ed essere un ornamento per tutti. È alto e robusto ed ha radici profonde come un albero. Allo stesso modo nessuna devozione è più salda di quella a Maria. Il fresco fogliame, le verdi foglie indicano l’abbondanza delle virtù dalle quali la devozione a Maria è sostenuta. Il fiore rappresenta l’anima creata a immagine di Dio per assorbire lo splendore della sua bontà. Sono due soli che risplendono l’uno nell’altro: l’uno irradiante una luce insondabile, l’altro che assorbe quella luce, che si immerge in quella luce e diventa quasi un altro sole. È talmente rapito dai raggi del sole che brilla su di lui, che non può volgersi altrove, ma soltanto vivere per lui e di lui.
Maria era un fiore così. Fiori della sua semenza, anche noi possiamo crescere e fiorire davanti al Sole che ha infuso se stesso in lei, e vuole trasmettere a noi pure i raggi della sua luce e del suo calore.

Preghiera alla Madonna del Carmelo
di Arnoldo Bostio

O Vergine mite, roccia da cui sgorga ciò che dolcemente scorre, goccia d’unguento, scala fiorita di Giacobbe. Nube che piove manna, profumo di paradiso. Porta che rimane chiusa, patrona senza macchia. Porgi a Cristo, tuo Figlio, il seno pieno di dolcezza.
O Vergine Maria, miele stillante. O Vergine celeste, accompagna i nostri passi perché il nostro cammino sia sempre certo. Tu vuoi, puoi, devi, o regale tutrice. È in te riposta pienamente la speranza di tutti noi. Dolce, tu vuoi. Regina, tu puoi. Patrona, tu devi. Effondi la tua preghiera e concedi il tuo favore e il tuo aiuto.